POESIA E VERITA'

07.05.2012 16:06

Alda Merini: poesia e verità

Alda MeriniRappresentante vivente della fusione fra arte e vita, Alda Merini ha interamente dedicato la sua esistenza alla letteratura. Genio abbandonato, in un mondo che definisce dominato dalla bestialità del sentimento, continua a dire ciò che pensa, pur nella consapevolezza che un poeta scomodo paghi le conseguenze della sua autenticità. Le sue sofferenze, non solo fisiche, non sono un mistero, mentre continua a esserlo il motivo per cui sia stata tanto trascurata anche dagli illustri esponenti della nostra cultura, che lei stessa accusa di assoluta indifferenza.

Ben lontana dalla figura di poeta-martire, comprende il dolore e lo considera necessario come la morte, che nei suoi versi procede di pari passo con l’amore. Definisce l’arte una forma delirante della fantasia, che va accettata e non rinchiusa in manicomio, di cui ha purtroppo esperienza; il processo artistico come una gravidanza, una maternità; la poesia, forma d’amore per il prossimo e se stessi, logorante come qualsiasi altro mestiere, che dona gioia sacrificando libertà e salute.

Fortemente critica nei confronti delle case editrici, aziende che “vendono i libri a peso guardando solo alla volumetria dell’opera, sostiene che le più belle opere letterarie sono smilze ed essenziali. Vede l’Italia ancora come un Medioevo con il culto della follia distruttiva e del disinteresse umano, dove l’ignoranza è l’anestetico migliore per la sofferenza. Consacrata nel 1993 tra i massimi poeti del nostro tempo con il Premio Librex-Guggenheim “Eugenio Montale”, ha ottenuto importanti riconoscimenti e la candidatura al Nobel per la Poesia nel 2001. Tra le sue opere merita particolare attenzione L’altra verità: Diario di una diversa, con cui inizia la sua produzione in prosa.